Nel mio post precedente ho condiviso con te il momento più buio della mia vita. Quello in cui finalmente mi sentivo felice e realizzato, con il fisico che avevo sempre desiderato e un progetto di carriera tra le mani… e un terribile incidente stradale ha improvvisamente distrutto tutti i miei piani.

Durante quei lunghi mesi di buio, il dolore fisico era il minore dei problemi se confrontato a quello che mi passava per la testa. Ansia, depressione, attacchi di panico, pensieri negativi.

In un primo momento ho provato ad anestetizzarmi con i farmaci, ma ben presto ho capito che non era quella la soluzione. Io volevo vivere, e vivere significa provare emozioni. Positive e negative.

Così ho cercato degli alleati che potessero aiutarmi a ritrovare la forza per riprendere le redini della mia vita.

I libri che mi hanno aiutato a dare un senso agli eventi

Se il mio corpo era bloccato, la mia mente era libera di andare dove voleva. Così sono andato alla ricerca di informazioni sul funzionamento della mente. Ho letto le opere di psicologi e psichiatri e le autobiografie di personaggi che, nonostante traumi e limiti fisici, hanno continuato a lottare e conquistare il successo. Alcune letture hanno rivoluzionato il mio modo di vedere le cose.

Epigenetica e PsicoNeuroEndocrinoImmunologia di Francesco Bottaccioli, per esempio, ha cambiato completamente il approccio alle azioni quotidiane, all’allenamento, all’alimentazione e all’auto-dialogo interiore (che poi è quella vocina che ti attira nella tua zona di confort). Mi ha fatto capire che è tutto collegato. Non semplicemente che l’allenamento e l’alimentazione ti fanno sentire meglio; no, molto di più. I nostri pensieri e le nostre azioni quotidiane influenzano anche il sistema immunitario e quindi la probabilità di ammalarci, di avere disturbi di digestione, digestione, mal di testa, dolori fisici, stanchezza, poca energia, difficoltà di concentrazione, scarsa memoria.

Ma ti dirò di più, l’epigenetica parla addirittura di influenza sul nostro patrimonio genetico.

In pratica, è come se il DNA fosse il nostro “potenziale”, sia negativo che positivo. Lo sviluppo di questo potenziale dipende dalle azioni che facciamo ogni giorno, dalla nascita fino alla morte. Questa non è la giustificazione per dire: “Ah vabbè sono pigro, sono fatto così, è nel mio DNA, allora non faccio niente”. No, è proprio tutto il contrario! Sapere queste cose ti fa capire il potere che TU hai in mano di cambiare la tua vita, il tuo corpo, la tua mente, la tua salute, il tuo umore, la tua felicità.

Un altro libro importantissimo è Le vostre zone erronee. Guida all’indipendenza dello spirito di Wayne W. Dyer.

Mi ha fatto capire l’importanza di saper stare da soli, di non dipendere dagli altri, di non dare agli altri la colpa della nostra infelicità. Mi ha fatto capire che dentro di noi abbiamo già tutto ciò che serve per essere felici. Non ci servono gli oggetti materiali o le altre persone, se per prima cosa non stiamo bene con noi stessi. E questo è un insegnamento che cerco di mettere in pratica ogni giorno.

Come ho spezzato il loop e ho ricominciato a vivere

Ho divorato decine di volumi sulla crescita personale, sulla mente e sulle relazioni. Il problema è sempre mettere in pratica quello che leggo. La testa si riempie di teoria ma, se poi manca la pratica, i risultati non arrivano mai. Anzi, conoscere le soluzioni e non saperle applicare alla fine aumenta la frustrazione.

Oggi cerco di leggere meno e applicare di più. Scelgo la qualità e non la quantità. In sintesi, per recuperare da questo trauma fisico e mentale, ho messo in pratica tutto ciò che avevo letto anni prima ma di cui non avevo ancora capito a pieno il significato.

Quindi ho ricominciato da zero, mi sono fatto mille domande. Ho iniziato con l’accettazione della mia nuova situazione attuale.

  • Quali sono i miei punti forti di adesso?
  • Cosa sono grato di avere ancora?
  • Fisicamente sono davvero finito o c’è ancora qualcosa che posso recuperare?
  • Visto che non posso competere sul piano fisico, cosa posso fare sul piano mentale?
  • Ci sono tante persone che hanno subito traumi molto peggiori dei miei; eppure, hanno reagito molto meglio e sono più felici di me, perché?
  • Cosa posso fare fin da subito per stare meglio?
  • Qual è la routine giornaliera che mi può aiutare a esprimere il mio massimo per raggiungere la felicità, nonostante tutto?

Ecco, queste e altre domande mi martellavano in continuazione nella testa, ogni secondo. Alla ricerca di risposte, non di scuse.

Ho cercato di migliorare l’alimentazione, semplificando le cose il più possibile. Niente più calcoli al millesimo di grammo, no: cose semplici che potevo fare ogni giorno e che mi avrebbero dato risultati più lenti ma più duraturi.

Stessa cosa per l’allenamento: che esercizi posso fare ogni giorno senza spaccarmi la schiena e perdere ore e ore? Workout brevi, intensi e che mi “divertivano” di più. In sintesi, un allenamento con basi scientifiche provate ma con variabili modificate alla giornata per rendere il tutto più semplice e divertente.

Avrei avuto risultati più lenti ma più duraturi. Dal punto di vista mentale ho cercato di spezzare il loop che si generava ogni mattina.

Mi sono accorto che la mia routine della mattina non era proprio ok. Ogni giorno mi alzavo, facevo colazione e subito mi mettevo al pc in cerca di quante più informazioni nuove possibili, tra video, articoli, blog ecc. E dove stava il problema? Che, sedendomi come prima cosa alla scrivania, scatenavo la reazione per cui “meno fai e meno vuoi fare”.

Quindi in automatico il cervello trovava tutte le scuse possibili per rimandare l’allenamento. Spesso partivo con le migliori intenzioni e poi a fine giornata mi rendevo conto di non aver combinato nulla. Da lì la frustrazione che cresceva giorno dopo giorno.

Cosa ho fatto? Ho spezzato quella routine. Appena sveglio, salivo subito sulla cyclette per attivare il mio corpo il prima possibile. Bastavano 15 minuti a velocità blanda per cambiare tutto.

Da lì si generava un effetto domino, per cui ogni azione influenzava la successiva. Mentre pedalavo ancora un po’ intontito, piano piano mi saliva la voglia di allenarmi, di fare qualcosa di più. L’attivazione del corpo stimolava anche la mente. Così dopo la cyclette facevo gli esercizi di fisioterapia, poi mi allenavo con i pesi, e così era già volata un’ora e avevo svolto tutti gli esercizi della giornata quasi senza accorgermene. Nulla di più semplice. È bastato solo spezzare quel loop, quell’abitudine che si scatenava in automatico.

Ah ma allora è tutto così facile? Basta un po’ di cyclette e posso diventare anche un astronauta?

Eh, magari!

Il difficile sta nel replicare ogni giorno queste piccole azioni per formare una nuova abitudine che poi attiverai in automatico senza pensarci.

Il problema?

Studi scientifici dicono che ci vogliono dai 2 ai 6 mesi per formare una nuova abitudine. È proprio su questo che si gioca tutto: l’azione giornaliera ripetuta è l’input iniziale che dà il via a tutti i risultati che vuoi.

L’allenamento continua, con una nuova consapevolezza

Ancora oggi ci sono periodi in cui ricado in vecchie abitudini e devo rialzarmi, creare nuove routine per semplificare le cose, costruire ancora nuove abitudini e così via. Non è per niente facile. Una volta acquisito questo processo mentale, però, per tutta la vita hai gli strumenti e le capacità per superare qualsiasi cosa.

Qualunque cosa accada, sai come funziona il tuo cervello, sai a cosa ti portano le cattive abitudine e cosa succederà se continuerai così. Quindi sai che dipende tutto da te. Da come reagisci agli eventi e dalla tua capacità di adattamento. Dopotutto, non è la specie più forte a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.

Sarei molto felice se, dopo aver letto, questo articolo, mi dicessi cosa ne pensi, se anche tu hai vissuto o stai vivendo un’esperienza simile alla mia. Se anche tu hai intrapreso un percorso di recupero o di crescita.

Puoi raccontarmelo nei commenti o scrivermi in privato.

 

Perché la strada della crescita personale è meno dura e più piacevole se hai dei compagni di viaggio.

 

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